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Grazie ad Armando Adolgiso

giovedì, 4 luglio 2024

FUOCOfuochino

La casa editrice più povera al mondo – cosi definita dai suoi fondatori Lorenza Amadasi e Afro Somenzari (in foto) – vale a dire FUOCOfuochino dopo plurali riconoscimenti critici da Andrea Cortellessa a Gino Ruozzi, da Lamberto Pignotti a Guido Davico Bonino a Renato Barilli ad altre firme ancora, continua con ammirevole continuità a produrre due micronarrazioni al mese.


A luglio, insieme con le più recenti pubblicazioni di Michele Mellara e Monica Schettino ha proposto una riflessione sul tema della Pace cui hanno risposto in molti.

Quella raccolta di scritti, è stata funestata anche da mie telegrafiche righe, ma per fortuna dei lettori ci sono, al momento, anche testi di Geminiano Bernardi, Stelio Carnevali, Federico Centenari, Sonia Costantini, Camillo Cuneo, Antonella Gandini, Patrizia Grossi, Italo Lanfredini, Alfonso Lentini, Steve Manfroi, Sandro Montalto, Jacopo Narros, Paolo Pergola, Iris Pezzali, Lamberto Pignotti, Diego Rosa, Michele Savino, Gilberto Scuder.

Questo il testo d’invito di Afro Somenzari.
“Care amiche e cari amici,

Vi scrivo perché in questo assordante periodo privo di contenuti e proposte reali, sembra prevalere la normale accettazione, l’idea che sia necessaria, il pensiero che da una parte ci sia il giusto e dall’altra il contrario, insomma mi riferisco alla minaccia della terza guerra mondiale. FUOCOfuochino che ha il potere di un amministratore di condominio e consapevole che ci sia più umanità in una discarica di rifiuti che in un consiglio di guerra ma, avendo il diritto di parola, chiede a ognuno di voi un breve testo di pace da pubblicare con FUOCOfuochino che denunci le guerre, che urli contro qualsiasi violenza e sopruso.
Credo che ne abbiamo il dovere, vi aspetto.
Grazie e vi abbraccio”.

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